Anche quest’anno il Municipio VII, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna ha coinvolto tutte le realtà sociali del territorio nella programmazione di un calendario di iniziative territoriali per tutto il mese di marzo. Un mese di riflessione sui diritti delle donne, per consolidare il lavoro che abbiamo iniziato nel 2022 e con la recente istituzione della consulta delle pari opportunità di cui la nostra Associazione fa parte. La Rete Mi.Fa.Sol. si incontra a Villa Lazzaroni per #8MARZOTUTTOMARZO Troverete anche la nostra associazione ai punti informativi. Vi Aspettiamo!!!! –

a seguire le attività di tutto il mese nel territorio del VII Municipio.

L'articolo #8MARZO TUTTO MARZO – Giornata internazionale dei diritti della donna  – Storie di Donne e Autodeterminazione proviene da Associazione PSY ONLUS.

Introduce l’ Assessora alle Politiche di Genere del Municipio Roma VIII Maya Vietri Parleremo insieme ad Enrica Manna (Archivia) Dalila Novelli (Assolei APS) Giovanni del Missier (Cooperativa Sociale Psicoterapia Medica) delle vittime collaterali della Violenza. Con il Patrocinio del Municipio VIII –
Evento libero e gratuito, – presso la Biblioteca Arcipelago Via Benedetto Croce, 50 – Roma Lunedi 21 novembre 2022 ore 17.00 –

In un primo incontro presso la Biblioteca Arcipelago, nell’ambito delle attività di
sensibilizzazione da sviluppare nel territorio dell’VIII Municipio, le Associazioni
proponenti si sono occupate delle diverse forme di violenza contro le donne, dalle
molestie al potere domestico, al femminicidio. Oggi ci occuperemo delle conseguenze di tutte le azioni violente contro le donne che ricadono sui figli, indagando gli aspetti psicologici e
legali, sulla base di una retrospettiva storica indicativa della condizione di giovani
vite spesso a rischio di maltrattamenti, abusi e manipolazioni.
Vogliamo ricordare che la Commissione ONU per i diritti dell’infanzia ha fissato il
2030 come data limite per l’eliminazione di ogni forma di violenza sui bambini,
compresa quella che riguarda gli aspetti educativi, mettendo in primo piano il diritto
ad un’educazione non violenta e ad un’infanzia serena.
L’incontro è rivolto alle famiglie ed alle operatrici e operatori sociali del territorio,al
corpo docente degli istituti scolastici e alla cittadinanza sensibile del territorio. La
finalità è quella di dare vita ad un dibattito che consenta di mettere in comune
esperienze e riflessioni, e di rafforzare la consapevolezza, la responsabilità e la
conoscenza dei diritti e dei possibili interventi in tutte le sfaccettature. Ci
prefiggiamo inoltre di diffondere la sensibilità collettiva su uno dei tanti effetti
collaterali trascurati o posti al margine del tema più ampio e generale della violenza.

Entra in contatto con noi, metti te stess* al primo posto – è importante. Ecco i nostri recapiti principali: 0664821325 – associazionepsy.it Ci trovi anche via mail info@associazionepsy.it Offriamo una #psicoterapia economicamente accessibile, etica e qualitativa

L'articolo Le vittime collaterali della violenza proviene da Associazione PSY ONLUS.

Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn (1990), mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, al momento presente, in modo non giudicante, non critico e di accettazione”.

Dalla teoria e pratica della Disciplina Mindfulness nasce un Programma che aiuta a sviluppare la consapevolezza alimentare e corporea, supportando diete e sovrappeso: la Mindful Eating. Questa pratica è utile anche per la gestione della fame emotiva e incontrollata

La relazione tra la mente e il corpo, tra i pensieri e la salute, costituisce una premessa fondamentale per comprendere la natura e lo scopo di questo programma basato sulla mindfulness.
Fino ad ora il  metodo più diffuso per perdere peso era  costituito dalla restrizione calorica, attuata tramite la prescrizione di un programma alimentare da un nutrizionista o un dietologo – nel migliore dei casi -, o una dieta “fai da te”.  Ma, nonostante la perdita di peso può essere raggiunta attraverso la restrizione alimentare e/o con l’incremento dell’attività fisica, la stragrande maggioranza delle persone recupera i chili persi a lungo termine. Quali soluzioni a questo risultato sfavorevole?

 Protocolli standardizzati basati sull’approccio mindfulness, che coltiva, fra gli altri, un atteggiamento di accettazione, sono risultati essere il trattamento elettivo per l’alimentazione emotiva ed il mantenimento della perdita del peso in eccesso.

Il complesso ruolo sociale e psicologico che abbiamo associato all’alimentazione ha reso difficile distinguerla dalla sua importanza biologica. Chiaramente, se mangiamo popcorn al cinema o quando ci annoiamo non siamo spinti da un bisogno biologico né da una “fame fisica”.  Quando questo avviene, quando mangiamo non per fame fisica, ma per tutti gli altri stimoli, il nostro corpo ingrassa. Ci facciamo delle domande e, tra quelle più frequenti, ci chiediamo: “perché non riesco a raggiungere il peso che desidero? Perché è così difficile per me perdere peso? Perché mi sembra di non riuscire a controllare la mia alimentazione ed a seguire una dieta? Perché faccio quello che non dovrei fare? (mangiare cibi che non posso?)

Come psicologi non ci occupiamo solo di problemi o disturbi psicologici.  Gli psicologi si occupano di comprendere “cosa e perché” le persone fanno quello che fanno. Diveniamo un utile aiuto per il raggiungimento della piena consapevolezza di sè.

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