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PROGETTARE NEL SOCIALE

La progettazione sociale è un insieme di azioni attraverso le quali si intende raggiungere una situazione   di cambiamento utile per la “collettività” impiegando “al meglio” le risorse e mettendo in pratica strategie di tipo “concertativo”  rispetto alla situazione di origine o di partenza, attraverso un budget limitato e un intervallo di tempo definito.

Dal punto di vista di chi progetta, formulare un progetto significa scegliere, ipotizzare rispetto al proprio pensiero, mettendo in collegamento una realtà del sé percepita oggi con una proiezione futura, tenendo conto di una dimensione passata.

Progettare ha il significato di porsi degli obiettivi e creare, di conseguenza, dei percorsi specifici, finalizzati al suo
raggiungimento. È sviluppare la capacità di saper gestire ogni singola fase per la sua realizzazione. Occorre, quindi,
riflettere sul percorso da attuare e fare i conti sia con le nostre capacità che reali possibilità.
L’attività di progettazione può estendersi in vari ambiti d’intervento socio sanitario. Può estendersi ad un singolo
individuo o ad un gruppo e può essere gestita sia a livello individuale che collettivo.
Nel campo Socio-Sanitario la progettazione è un processo partecipativo, ossia che si realizza grazie alla
collaborazione di più professionisti che hanno come scopo il raggiungimento di un unico obiettivo: produrre un
cambiamento in senso positivo in una situazione problematica.
Possiamo, quindi, dire che l’intervento Socio-sanitario ha sempre lo scopo di promuovere il benessere individuale e
collettivo i cui destinatari possono essere:
• Minori
• Nuclei familiari in difficoltà
• Disabili
• Anziani
• Persone con dipendenze legate agli stupefacenti o alcoldipendenza
Per questo l’intervento va pianificato sotto stretta conoscenza dei destinatari, pianificando con cura ogni fase del
percorso.
Inoltre, possiamo definirlo come un processo Incoattivo, ossia che non produce reazioni determinate, ma provoca
risposte, processi di apprendimento e cambiamenti comportamentali che avvengono nell’interiorità degli individui e
perciò sono personali, soggettivi ed imprevedibili. Si viene comunque a creare una “dimensione d’incertezza” che
può essere controllata e ridotta attraverso un rigore metodologico nella progettazione formato da:
• Un’attenta osservazione
• Un’analisi dei bisogni
• Un alto grado di flessibilità
Che contribuiscono alla buona riuscita del progetto.
Ricordiamo, inoltre, che l’utente che ha necessità di essere aiutato non è una persona passiva, ma attiva e partecipe
è, quindi, necessario renderla il più possibile cosciente e autonoma nelle decisioni che la riguardano. Per tali motivi ed in questa ottica, Associazione Psy Onlus realizza nel territorio progetti per le persone in situazioni di fragilità al fine di aiutarli ad riattivare le risorse sopite.

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