Dottore, quanto ci vorra?
Questa domanda nasce da un pensiero del tipo “tutto-o-nulla”, come se fosse possibile delimitare chiaramente un “prima” e un “dopo” nel processo di cambiamento e di costruzione di un equilibrio differente da quello che ha portato allo sviluppo della patologia.
Il lavoro psicoterapeutico in realtà non ha uno svolgimento lineare: tende progressivamente al miglioramento del quadro psicologico, ma può presentare momenti di stallo alternati a momenti di rapido avanzamento e anche momenti di temporanea regressione.
Ciò che accade nella vita del paziente nel corso del trattamento può avere una grande influenza, .
Quali fattori influenzano la durata di un percorso psicoterapeutico?
Si tratta di fattori individuali e relazionali che generano ostacoli o, al contrario, facilitano il processo di cambiamento del paziente, quali :
rimandare l’inizio della terapia prelude a percorsi più lunghi; gravità del disturbo: complessità del quadro sintomatologico: un paziente che presenta un solo disturbo o un solo sintomo è più semplicemente trattabile rispetto ad uno che presenta più sintomi o più diagnosi; il significato del disturbo; l’atteggiamento dell’ambiente familiare; la presenza di una rete sociale; life events; L’ orientamento psicoterapeutico: il tipo di psicoterapia scelta influenza in parte la sua durata, ma non la determina con certezza, dal momento che non è possibile conoscere in anticipo la reazione del paziente al trattamento. In linea teorica una “psicoterapia breve” dura di meno, ma il suo successo dipende da tutti i fattori sopra elencati e dal fatto che il singolo paziente risponda favorevolmente allo stimolo costituito da quel particolare tipo di terapia. Analogamente non è detto che psicoterapie che hanno la fama di essere più lunghe lo siano davvero: una persona che si sente molto male quando si rivolge allo psicologo psicoterapeuta, ma che in realtà non presenta una situazione oggettivamente grave, può risolvere il proprio problema e sentirsi meglio nel corso di un trattamento breve di qualunque orientamento. Allo stesso modo una terapia breve e fortemente strutturata può rappresentare un tentativo terapeutico fallimentare e concludersi senza che il paziente sia guarito, lasciandolo con la necessità di intraprendere un nuovo e diverso percorso.