Depressione maggiore

Depressione maggiore

La depressione è un ladro che deruba la gente: le sottrae energia, vitalità, stima di sè e qualsiasi piacere possa aver assaporato in precedenza. È una malattia che rende egocentrici, ma non egoisti. Come quando si ha un forte mal di denti, allo stesso modo se si è depressi, risulta difficile pensare a qualcosa che non sia l’inferno personale.
Questa malattia può creare scompiglio nella vita di chi ne è colpito e seminare incomprensione e rabbia destinati a persistere anche dopo che il buio in cui si era precipitato si è dissolto.

Chi è malato di depressione diviene quasi incapace di parlare. Spesso un lamento continuo prende il posto dei discorsi. La sensazione di non essere capiti, e quindi dell’inutilità di ogni comunicazione invade la sfera psichica quasi a sopprimere il desiderio di articolare e mettere in relazione le parole.
Parlare non ha più molto senso, appare pesante e fasidioso e non arreca nè conforto nè sollievo. Le emozioni si appiattiscono, non riescono ad esprimersi.

La persona depressa sembra non voler sapere o non voler rispondere ad alcuno stimolo, nè interno, nè esterno e percepisce le cose senza valore.
Parole come “datti una regolata” e “tutto dipende da te” non fanno altro che offendere il depresso, creandogli reazioni di rabbia e disgusto verso chi si esprime in questa maniera.