L’OMS sostiene che il benessere mentale è una componente essenziale della definizione di salute. Benessere fisico e benessere mentale sono intrinsecamente uniti, secondo una visione moderna e olistica della malattia. Le priorità di un percorso volto al raggiungimento di una condizione di benessere prevedono la realizzazione dei propri bisogni, la realizzazione del proprio ruolo nella società; la capacità di affrontare le esigenze della vita quotidiana, ed esprimere la propria creatività e spirito di iniziativa.
Per molte persone esiste una evidente difficoltà a rivolgersi ad un professionista o ad una struttura competente. Si è reticenti perché la malattia mentale viene ancora considerata una manifestazione di debolezza; il primo sentimento che le persone provano è di vergogna nei confronti delle istituzioni psichiatriche. Un profondo senso di inadeguatezza riguarda la condizione di molti adulti, soprattutto anziani.
I dati statistici comunque parlano chiaro: 300 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione, 60 milioni di disturbo bipolare e schizofrenia, 50 milioni di demenza. Anche i numeri sulla neuropsichiatria infantile sono preoccupanti.
È fondamentale sottolineare che i diritti di persone vulnerabili con disagio psichico devono essere garantiti al pari di altri cittadini. Questo vale anche per il riconoscimento di doveri e responsabilità individuali.
Al pregiudizio e alla discriminazione bisogna rispondere con la chiarezza e l’informazione, sfatando miti e fatti.
Consulta l’opuscolo del Ministero della Salute Salute Mentale. Fatti e cifre contro lo stigma