Quanto spesso abbiamo sentito queste espressioni se non rivolte direttamente a noi, magari a qualcuno che ci stava accanto?
Ma cosa significano effettivamente? Perché un ragazzo ritenuto intelligente, non prova alcun piacere dall’esperienza di imparare cose nuove? Cosa vuol dire in realtà molto spesso “ svogliato”, e cosa toglie, spesso, la voglia (motivazione), evento fisiologico ad un bambino?
Il disturbo specifico di apprendimento (DSA) ancora oggi molto spesso viene confuso da chi si occupa di bambini, genitori insegnanti, rendendo complessa la diagnosi precoce e l’intervento riabilitativo tempestivo.
Ma quali sono i segnali “ allarme” a cui fare attenzione? E cosa comporta in realtà questo tipo di disturbo, sia nel processo e nel percorso scolastico che nella strutturazione della personalità del bambino?
Molto spesso queste difficoltà interferiscono fortemente sulla costruzione dell’immagine di sé, abbassando prima di tutto l’autostima, e creando la sensazione di “ sono sbagliato”, che ci raccontano questo bambini quando arrivano in terapia.
Quale è inoltre l’intervento d’eccellenza per questi disturbi? A chi devo rivolgermi?
L’obiettivo del seminario è principalmente quello di dare risposte, il più possibile chiare, ad alcune di queste domande, da qualunque posizione io sia rispetto al bambino.
Ovvero se sono un genitore, mi occorrerà sapere come posso contribuire al percorso riabilitativo di mio figlio, o a chi posso rivolgermi per avere l’aiuto ed il supporto necessari per facilitare il suo processo;
Se sono un insegnante sarà importante avere qualche suggerimento su quali sono i primi segnali a cui prestare attenzione perché possa avvenire una diagnosi più tempestiva possibile;
sarà inoltre importante riflettere su come in classe , con gli altri compagni deve essere l’atteggiamento che permetta a tutti di sentirsi accolti ed accettati allo stesso modo.