Psicologia e terapia della Gestalt
Viene principalmente utilizzata come metodo per la cura delle nevrosi legate al comportamento dell’individuo e ai suoi rapporti con l’ambiente circostante.
La psicologia della Gestalt nasce a Francoforte negli anni Venti del Novecento. Tra i fondatori e i teorici più importanti spiccano i nomi di Koffka e Laura Posner, futura moglie di Fritz Perls, considerato il teorico di riferimento della Psicoterapia della Gestalt. È proprio nel periodo trascorso a Francoforte che Perls viene influenzato dalla psicologia della Gestalt.
Gestalt è una parola tedesca tradotta genericamente con il termine “forma”. In realtà il significato di Gestalt è più ampio e può significare “struttura”, “totalità”, “configurazione”. Il concetto cardine della psicologia della Gestalt stabilisce che l’uomo non percepisce un oggetto come la somma delle singole parti di cui è composto ma lo vede nella sua globalità, nel suo insieme.
Secondo la prospettiva gestaltica ogni rapporto e quindi anche il rapporto uomo-terapeuta non è costituito da parti singole e separate ma da una totalità che interagisce. Il movimento creato dall’incontro delle parti non causa conflitto anzi, tende a risolverlo grazie all’integrazione, alla crescita e all’acquisizione di una consapevolezza di sé.
Nel momento in cui si manifesta un disturbo psicologico, l’individuo perde la capacità di aprirsi e chiudersi in modo armonico ed equilibrato verso l’esterno. Ne consegue uno squilibrio di valutazione, una perdita di consapevolezza e autostima, un disagio che deve essere riportato a galla con l’aiuto del terapeuta, allo scopo di recuperare la naturale spontaneità dell’uomo verso l’ambiente.
Nella Terapia della Gestalt la cura risiede nel recupero delle relazioni verso l’esterno attraverso un’interazione paziente-terapeuta basata non su una comprensione emotiva o un controllo momentaneo del disagio ma su una pratica che consenta autonomamente al paziente di ritornare ad una sana relazione verso l’ambiente che gli ha creato il disagio.
Le principali tecniche terapeutiche identificative della Psicoterapia della Gestalt sono:
- la “tecnica della consapevolezza”;
- la “tecnica della poltrona vuota”;
- la “tecnica del dar voce alle polarità opposte”;
- la “tecnica del lavoro sul sogno”.
Interessante inoltre è il lavoro sul sogno il cui racconto e la relativa interpretazione viene riservata esclusivamente all’autore del sogno. Solo lui è in grado di valutarlo nel rapporto con il suo presente e solo lui può collegarlo a sentimenti ed emozioni personali. Lo scopo è, secondo Perls, il tentativo di riappropriarsi delle parti di sé più nascoste e inesplorate che il sogno ha fatto riemergere.
Secondo la Psicoterapia della Gestalt il sogno ha l’obiettivo di ristabilire un contatto tra l’uomo e le sue parti inconsce non accettate e rifiutate a priori.