Siamo tutti un po’ psicologi… pubblicato il 12.08.2019
Siamo tutti un po’ psicologi. L’argomentazione è inoppugnabile visto che lo psicologo ha il suo specifico nelle relazioni umane. Tutti siamo di fatto in relazione, anzi, volendo tutti ci possiamo considerare esperti in relazioni in un universo mondo in cui l’assioma principale è che “non si può non comunicare”.
E passi per chi ha la “sindrome del marinaio di lungo corso”, per chi, quindi, in virtù di esperienze difficili o di molteplici amori e dolori si porta dietro la sensazione di averne vissuta talmente tanta, di vita, di averne che ne cresce, da insegnare agli altri. Ci sono anche quelli, ancora più pericolosi, cui fin da piccoli tutti raccontavano tutto; quelli che sono sempre stati cercati per la dote del buon consiglio e della capacità di ascolto innata. Già Charmet individuava negli adolescenti centrati su questo funzionamento un substrato depressivo. Ma chissà, forse, leggendo la postfazione di “una storia” di Alessandro Baricco si potrebbe essere d’accordo nell’avere simpatia per lo psicanalista depresso come figura “bella”, che, forse avendo sperimentata la sofferenza sulla propria pelle tratta con rispetto e comprensione chi ne soffre. Terapia centrata sul cliente, Rogers docet?
“A cosa serve uno Psicologo? Io ho dei buoni amici”.“Io anche nel mio lavoro spesso sono un po’ Psicologo”.“Costa troppo uno Psicologo”.
Per diventare uno psicologo ci vogliono 6 anni, 5 mesi e 11 giorni, circa. Due lauree, una triennale e una magistrale, dodici mesi di tirocinio di 1000 ore, un Esame di Stato di quattro prove e l’iscrizione all’Albo degli Psicologi. Possiamo aggiungere 4 anni di scuola di specializzazione in psicoterapia per un costo medio di 20.000€ e numerose ore di stage non retribuito. Un Master, perché no?! Corsi extra per protocolli terapeutici.. terapia personale, supervisione dei casi, formazione continua……Insomma quello che potrebbe sembrare spesso negli anni un punto di arrivo, è solo un nuovo punto di partenza.
Eppure io non credo di essere un po’ “avvocato” perché conosco qualche nozione di diritto. Non credo di essere un po’ “nutrizionista” perché ho fatto una dieta e sfogliato qualche rivista. Non credo di essere un po’ “medico” perché conosco qualche medicinale. Dunque perché una formazione così importante, se il mio valore professionale è uguale a quello di un buon amico? Perché l’onorario di uno Psicologo deve esser diverso da quello di un odontoiatra, di un ginecologo o di un architetto se la formazione ha un costo uguale se non anche superiore?
Il 10 Ottobre, è la Giornata Nazionale della Psicologia, una delle scienze e delle professioni che più risente di pregiudizi e luoghi comuni sbagliati. La figura dello psicoterapeuta è infatti spesso stereotipata: è colui che ha uno studio con un lettino, che interpreta i sogni e che ti dà consigli. Lo psicologo si occupa di prevenzione, diagnosi e attività di riabilitazione e di sostegno nei confronti di singoli soggetti ma anche di gruppi, organizzazioni e comunità. Lo psicologo non è necessariamente uno psicoterapeuta. A diventare Psicoterapeuti possono essere Psicologi, ma anche Medici. Lo psicologo non dà consigli ma si occupa della cura degli individui facendo interventi su base scientifica e non secondo il senso comune.
No. Non siamo tutti un po’ Psicologi. (Fonte dott.Roberto Casella)