Una nuova concezione del benessere psicofisico
Data di pubblicazione: 17 settembre 2019
Godere di buona salute non significa solo riscontrare l’assenza di sintomi specifici o ottenere l’esito regolare di tutte le analisi possibili. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente ridefinito il concetto di salute come “uno stato di completo benessere fisico, spirituale e sociale”, rendendo ormai obsoleta la vecchia idea di salute quale semplice “assenza di sintomi patologici”. Quante persone sono uscite frustrate e sconfortate da uno studio medico, dopo aver cercato aiuto per risolvere un inequivocabile senso di malessere? E quante alle proprie obiezioni si sono sentite rispondere: “Lei non ha niente, è sanissimo”?.
I dati da prendere in considerazione per una corretta definizione della salute, includono, oltre allo stato fisico ed emozionale, anche altri parametri come lo stress, la disponibilità a rispondere ai cambiamenti imposti dalla vita moderna, e la capacità di entusiasmarsi. Quest’ultimo è forse il dato più difficile da definire scientificamente, ma rappresenta un elemento di fondamentale importanza nel quadro generale del paziente, un fattore che solo una persona e non una macchina, potranno mai diagnosticare.
Questi parametri a loro volta sono strettamente collegati tra loro e la psicosomatica si occupa d’interpretarli in base ad una visone integrata dell’essere umano. Nel quadro culturale odierno il contributo portato da questa scienza non è più messo in discussione. A tutti noi è noto, quanto i problemi di tipo emotivo si ripercuotano sul corpo, dando origine a quella che si definisce una malattia psicosomatica. Il passo successivo, proposto attualmente, è quello di prendere in considerazione l’ipotesi che buona parte delle malattie siano in un certo senso psicosomatiche, anche quelle causate da virus o batteri. Un organismo dotato di un buon equilibrio psicofisico infatti tende a non ammalarsi e grazie ai normali meccanismi immunologi è in grado di riconoscere e contrastare tempestivamente l’aggressione degli agenti nocivi.
Sempre più quindi il benessere passa attraverso una azione attiva di presa in carico di se stessi, attraverso comportamenti cosìdetti “sani” che non sfocino nel bisogno di controllo, che gratificano e rinforzano il fisico e la mente e il sistema di gratificazione emotiva, senso di soddisfazione e genera entusiasmo.