Interventi di prevenzione del Disturbo del Comportamento Alimentare nelle scuole

Il modello occidentale stimola un ideale di magrezza dove la combinazione di un ambiente obesogenico (che induce a uno stile di vita sedentario, ma al tempo stesso offre stimoli ripetuti al consumo di alimenti) con un contesto culturale fortemente influenzato dall’industria della dieta e della moda (che idealizza la magrezza e disprezza l’eccesso di peso) può favorire lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione.

Ad oggi i disturbi alimentari rappresentano, nel panorama mondiale, un’ enorme problema, in questi ultimi anni la loro silente crescita ha letteralmente travolto gran parte dello scenario delle discipline cliniche, manifestando chiaramente l’interesse dell’opinione pubblica, sociale , politica e dei mass media. I disturbi rappresentano lo specchio di un disagio sociale più ampio che nasce, tra le altre cose, dalla difficoltà di percepire il sé e la propria immagine corporea. Il concetto di alimentazione si estende: non rappresenta più unicamente un bisogno fisiologico ma entra a far parte di un più ampio contesto culturale che interessa la cura e l’attenzione verso noi stessi e gli altri, il rapporto con la nostra immagine corporea e con il contesto sociale nel quale siamo inseriti. Ciononostante, molte persone, con la speranza di adeguarsi ai canoni promulgati dal contesto, intraprendono un controllo della propria alimentazione che diventa con il tempo sempre più rigido, fino a sfociare, nei casi in cui è presente una vulnerabilità, in un vero e proprio disturbo dell’alimentazione.

Ne parliamo a scuola, presso l’Istituto Professionale Capodarco Formazione il 1 aprile 2025 dalle 9.00 alle 12.00. con le classi di Estetica.